martedì 15 aprile 2008

Politiche 2008 a Magione

In calo l'affluenza alla Camera: 82,9% di quest'anno contro l' 86,3% del 2006. In calo anche il Senato 86% contro l' 82,4%, in media l'affluenza è calata di 4 punti percentuali a livello comunale che si traduce in circa 440 votanti in meno rispetto al 2006. Altissima l'affluenza giovanile, gli under 25 infatti hanno votato per l'88,1 % della popolazione.
In totale, considerando l' area centro sinistra, le liste: Sinista Critica, Partito comunista dei lavoratori, la Sinistra Arcobaleno, Partito Socialista, Partito Democratico e IDV; avrebbe ottenuto a Magione, se coalizzatesi il 55,85 % del totale.
Il Centro Destra invece considerando: PDL, Lega Nord, Aborto, no grazie, La Destra, UDC e forza nuova; ha ottenuto il 42,46% dei consensi.
Rispetto al 2006 in cui i rapporti di forza erano 60% a 40%a favore del Centro Sinistra, l'area conservatrice ha rimontato 2,4 punti percentuali mentre l'area democratica ha perso 4,1 punti. Il successo del centro destra a livello nazionale è stato sicuramente percepito anche nel comune di Magione anche se l'area di centro sinistra resta saldamente in vantaggio, come nell'Umbria in generale.
Da segnalare la crescita della Lega Nord che passa dallo 0,9% all' 1,6% seguendo la tendenza nazionale. Buono il risultato della neonata La Destra con il 2,55% e anche quello di Di Pietro con il 2,39% contro lo 0,9% di due anni fa.
Inaspettato il successo di Sinistra Critica e Partito Comunista dei Lavoratori che prendono insieme (1,5%) ben la metà dei voti che ha preso la Sinistra Arcobaleno che un crollo colossale passando dal 12,4 % al 3,02%.
Crescono anche le big, PD e PDL. Veltroni ottiene il 46,82% contro il 42,6 che aveva realizzato l'Ulivo nel 2006 mentre Berlusconi cresce di un punto percentuale passando dal 33,2 al 34,2.
Facendo un discorso puramente statistico, abbiamo avuto un calo del 4% di affluenza che ha svantaggiato il centro sinistra, in quanto, l'area della "sinistra radicale" ha subito un calo del 7,8%, che in parte è confluito nel Partito Democratico per il 4,2% e per l'1,46% nell'Italia dei Valori. Il restante 2,1% che ai fini statistici manca. Molto probabilmente questo elettorato non è venuto a votare perchè scontento del precedente governo, oppure, in parte, ha votato le liste di centro destra, così come l'1,2 % perso dai Socialisti che in parte è anche confluito nel PD. Considerando che una parte dell'ex Margherita potrebbe aver votato per il centro destra, diciamo l'1%, ecco che i conti tornano i 4,5 persi dal centro sinistra in questa tornata sono da attribuire a queste 3 concause che riassumendo sono: uno spostamento a destra dell'elettorato moderato dell'area PD, il calo socialista e il calo di affluenza.
La bassa affluenza non ha di certo sfavorito l'area di centro destra che recupera 2,4 punti. Fra i movimenti interni viene registrato un naturale ma non decisivo calo dell'UDC che perde l'1,1% frutto del discorso sul voto utile ma si attesta comunque sul 3,77%.
L'area di destra estrema nel 2006 otteneva l'1,31%, La Destra ha ottenuto il 2,55 forza nuova lo 0,88% , sono dunque quasi triplicati i consensi nel 2008.
Niente da fare per i 3 candidati magionesi, ma lo sapevamo già. Giacomo Chiodini ultimo della lista alla Camera che potrebbe aver mosso il mondo giovanile per lo 0,6 % ottenuto in più a Perugia rispetto al senato. Sopra alla media umbra è forza nuova che arriva quasi allo 0,9 grazie al magionese capolista al Senato: Crispoldo Pesciarelli. L'altro candidato al senato, Umberto Mannocchi, per L'UDC ha comunque fatto un buon lavoro, mantenendo gran parte dell' "elettorato storico democristiano".
per il Senato.

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