domenica 20 luglio 2008

CIAO DON GIULIANO


Per alcuni era Don Giuliano Governatori il “prete compagno” per alcuni era il “prete degli ammalati” per altri il “prete degli ultimi” oppure semplicemente Don Giuliano. Nasce a Castelvieto nel 1935, una piccola frazione del Comune di Corciano da un’umilissima famiglia contadina, il padre bracciante e poi operaio la madre donna di servizio alla caserma di Santa Giuliana. Un uomo che sapeva cosa significava stare dalla parte dei più deboli, perché lui c’era stato. Inizia la sua carriera ecclesiastica ad Agello come cappellano, quando viene ordinato prete si stabilisce a Pietrafitta dove, con enormi sforzi riesce a ristrutturare la chiesa. In seguito presta la sua opera a Girasole, dove la chiesa non c’era e lui l’ha costruita. Ma è nella chiesa di Magione che vive la maggior parte del tempo contribuendo nel ’93 alla fondazione dell Misericordia e nel 2001 realizza a memoria d’uomo i festeggiamenti più belli che si siano visti per il 25° del Crocifisso di Magione in cui sono accorsi migliaia di fedeli da tutta l’Umbria. Ma la abbandona a malincuore, perché era stato investito da un’auto mentre visitava le famiglie per la benedizione pasquale. L’incidente l’aveva mandato in coma per alcuni giorni e non ce l’avrebbe fatta a gestire una parrocchia così grande. Per questo ha voluto fortemente l’incarico di prete di Agello, una parrocchia più piccola, in cui la sua ultima missione era stata raggiunta: ristrutturare la chiesa di San Donato. Aveva infatti ottenuto i finanziamenti dalla Cei e dalla Regione. In questi giorni stava assistendo uno zio malato, l’unico parente vicino che gli era rimasto; aveva deciso di passare qualche giorno al mare per riposarsi e proprio ieri mattina in spiaggia è stato colto da un malore, inutile la corsa in ospedale. Un prete controverso per molti aspetti, poteva suscitare un grande amore o un grande odio, se di odio verso un prete si può parlare, il suo arrivo ha sempre scatenato un terremoto in tutte le piccole realtà che ruotano attorno alla chiesa. Molti non gli perdonavano il suo modo di essere così poco conservatore e così molto anticonformista. Non tollerava chi cantava in chiesa solo per fare delle performance canore, ma amava e stimolava la nascita di gruppi di giovani e il movimento dei “Focolarini” ai quali era molto legato. Un prete che andava a trovare e confortare gli anziani fedeli ammalati casa per casa e che quando incontrava qualche vecchio militante di partito gli diceva: “quest’anno vinciamo!”. Un prete che si ricordava il tuo nome e le tue passioni, un prete che abbracciava tutti i suoi parrocchiani ogni volta che li vedeva e lo faceva per amore. Un prete che la messa “la faceva lunga”; era l’omelia e non la benedizione la cosa più importante, perché come diceva spesso dal pulpito: “amo voi che ci siete venuti alla messa, ma amo molto di più coloro che alla messa non sono venuti”.

12 commenti:

Anonimo ha detto...

Il laido che ha scritto questo articolo, autoproclamandosi giornalista, lo sentivo tempo fa a gonfiarsi dicendo "contro i preti, vota PD", e preciso che non ha la minima cognizione di ciò che ha scritto, visto che non ha mai frequentato gli ambienti ecclesiastici magionesi, per ora fare le ipocrite sentite condoglianze del caso, come si usa tra la cosiddetta "gente per bene". Posso garantire, conoscendolo, che don Giuliano non era un "compagno", ma solamente una persona molto generosa e ben disposta. E c'è una bella differenza dall'attribiurgli un credo politico. Quest'articolo è il frutto marcio di paggetti del sottosuolo politico locale, chiramente intriso di manierismo benpensante e faziosità sparate arbitrariamente. Se l'autore vuole almeno conservare una certa onestà intellettuale, lo sfido a non cancellare questo commento, in onore di una vera pluralità DEMOCRATICA.

Ennio ha detto...

Io veramente ne ho frequentati di ambienti ecclesiastici e ho passato la mia adolescenza con Don Giuliano, era amico con la mia famiglia, e uscivo nell'oratorio di Magione nel gruppo del dopocresima e ho fatto moltissime esperienze e molte amicizie che tutt'ora coltivo fra i quali uno di loro è anche prete. Figurati che addirittura ero pure chierichetto in giovine età. A parte il fatto degli ambienti ecclesiastici... Comunque sono contro la casta dei preti, dei vescovi con anelli di diamanti e di papi con catene d'oro che sfamerebbero mezza africa e che predicano la carità. Non ho mai nascosto la mia simpatia politica per il PD come non ha mai nascosto il suo credo politico Don Giuliano. E' un dato di fatto che tu ci creda o no... evidentemente non lo conosci così bene come millanti, ho molte testimonianze su cui mi sono basato. L'articolo veramente è stato pubblicato dal "Giornale dell'Umbria" (non certo una testata di sinistra) con cui collaboro, ma non mi sognerei mai di autoproclamarmi giornalista.
Comunque questa è la mia mail ennio84@libero.it se ti va di approfondire l'argomento con toni meno aggressivi possiamo anche parlarne a voce se mi invii il tuo numero di telefono (qui ti sfido io a farlo!!) non cancellerò il commento stai tranquillo!!!

PS: chiedi a chi di Agello andava a seguire la messa altrove se Don Giuliano era, come dite voi, "UN COMUNISTA".

Anonimo ha detto...

Non cercare di sviare il discorso con una grossolana battaglia dai toni infantili sul "vediamo chi è più forte". Non te lo lascio il mio numero perchè sono immune da certe sfidarelle da terza media. Non mi interessa conoscerti, solamente mi irrita quest'articolo, e quì c'è già tutto ciò che serve per discuterne: basta aggiungere un commento. Qunidi non c'entra niente alcuna questione personale che vuoi cercare di innalzare.
Lasciando perdere queste inutili provocazioni, alle quali non risponderò più, e tornando al discorso principale, vorrei fare un paio di precisazioni sull'uso che fai dei termini "conoscere" e "compagno" (oppure "sinistra"). Dire che tu CONOSCEVI don Giuliano mi sembra veramente un eufemismo, più o meno la tua conoscenza era quanto quella che tu hai di Mike Bongiorno: lo vedi spesso, magari hai partecipato anche una volta ad un suo programma scambiandoci una parola, ma non lo conosci, mica è un tuo amico del bar. Anzi, i credi politici attribiuscili ai tuoi amici del bar, non ad altri, pure defunti. Anche se esisterebbe tutta questa gente pronta a confermare la tua tesi (ma a me proprio non sembra), sarà probabilmente gente del tuo stesso partito e con il tuo stesso concetto di "conoscere" qualcuno, che definirei meglio con "una volta l'ho incrociato al bar e mi ha offerto un caffè".
Infine, voi robottini diessini dovreste anche regolarvi sull'uso del tremine "COMPAGNO", che durante le campagne elettorali è una parolaccia, ma quando c'è da fare un altarino (di ipocrisia) a qualcuno diventa un aggettivo illiminato.
Per fare una citazione nota, esistono delle cose "di sinistra" e delle cose "di civiltà", e le due aree non sono necessariamente coincidenti. Don Giuliano era un brav'uomo, con uno spiccato senso fraterno, di solidarietà e di umanità - "di civiltà". Non penso che tu possa sostenere che il suo operato sia derivato da un certo credo politico, semmai solo da un certo Credo. Concludendo, allora, vi invito tutti a non appropriarvi di termini che non vi appartengono, a non catalogare persone come si stesse giocando una schedina, e tantomeno ad usare il tutto come propaganda politica. E' un pò di senso della prospettiva quello che ti serve, smettila di fare l'ultrà del tuo partito.

Ennio ha detto...

Scusa se me la metti sul personale, non posso che dirti fatti avanti vieni al bar ad esempio, visto che mi conosci e scambiamo due chiacchiere ti offro pure un caffè, che ti devo di...non lo faccio per provocare ne niente non sono una persona aggressiva sarei solo curioso di sapere la verità. Non ti sta bene che voto PD? Dovrei votare PDL?:-)

Ti dico, forse non l'ho conosciuto bene come te ma mi sono basato su racconti e aneddoti che venivano un po da tutte le parti (compreso un personaggio di estrema destra impegnato da sempre nella parrocchia di magione) e sei l'unica persona che mi sta dicendo il contrario, puodarsi anche che abbia ragione tu, ne prendo atto. Anzi ti dirò di più potrei anche fare un articolo con la smentita sul fatto che non è vero che era un prete di sinistra. Comunque io l'ho ricordato così che ti piaccia o no e questo è il mio blog e ci scrivo quello che voglio, devo dirti che sono quasi contento della critica (anche se le ho ritenute offese personali) almeno so che qualcuno ogni tanto legge il mio blog!

Per il resto io non ho mai chiamato "compagno" nessuno (come invece so che lui lo faceva con qualcuno, magari non con te)e non ho niente di diessino, ne sono mai stato comunista se mi conosci così bene dovresti saperlo. Non ho mai detto che il suo operato sia derivato dal fatto che era di un certo credo politico perchè è una grande cazzata, quello che ha fatto lui va al di la di queste disquisizioni e come giustamente dici l'ha fatto con "uno spiccato senso fraterno, di solidarietà e di umanità, di civiltà".

Anonimo ha detto...

Credo che sia entrato un virus in questo sito.. e comunque chi posta un commento, soprattutto se molto aggressivo e in certi toni vagamente offensivo, DOVREBBE lasciare nome e cognome. Si fa presto a nascondersi dietro il ditino dell'anonimato. Pluralità demicratica? Se le voci non avessero un nome sarebbe difficile distinguerle.. Serena Zullo

Unknown ha detto...

Arrivo anche io...
In ritardo ma arrivo...
Il ritratto di don Giuliano è proprio questo. Detta da chi lo conosceva di persona (tra l'altro ho avuto riscontri anche da gente che ha lodato il lavoro... non te l'ho detto per semplice dimenticanza, scusa!).
Al di là di tutto l'anonimato, nei blog, nei telefoni e quant'altro è solo sintomo di codardia... Sui giornalisti... faremo un discorso a parte... magari a voce o in altre occasioni!

Ennio ha detto...

Grazie... infatti non mi sembra di averne distorto la figura di Don Giuliano... quello di "anonimo" è stato solo un attacco personale e politico... Vabbè... :-) mi dispiace che l'abbia fatto in un caso come questo, avrei preferito un altra occasione.

Unknown ha detto...

In questi giorni ti faccio riposare un po'! Sei stato davvero prezioso! Ma non ci prendere l'abitudine! Da lunedì ricomincio con la telefonatina "Ciao sono... che abbiamo di bello?" :P

Anonimo ha detto...

Davvero una polemica strumentale sulla morte di un prete!!
Preferisco rimanere anonimo ma non sono quello che ha fatto tutto 'sto casino. Difendo Ennio, rispettiamo una persona che non c'è più senza fare speculazioni. E'di fronte a Lei -la Morte-che siamo tutti uguali.

Anonimo ha detto...
Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.
Ennio ha detto...

chi lascia commenti ingiuriosi è pregato di firmarsi oppure non contribuirà alla discussione. grazie

Gabriella Saioni ha detto...

...siamo nel 2012... e ancora penso alla figura carismatica di Don Giuliano...ho trovato questo vecchio articolo... ben fatto... bella descrizione, forse io avrei solo sottolineato che Don Giuliano è ed era la ...Chiesa, quella vera ed autentica....pochi sacerdoti son disposti a dividere il poco con chi non ha nulla e lui... lo faceva, in silenzio... senza ostentazioni, pochi sacerdoti ti lasciano libero di avere il tuo credo e non per questo non essere al tuo fianco nella difficoltà... ecco Don Giuliano era tutto questo ed anche di più... il resto dei commenti è davvero triste, triste perchè questo era lo spazio per una persona speciale che ora non è più tra di noi.