mercoledì 2 luglio 2008

TRASIMENO - Agricoltura a rischio

Con un ordinanza della Presidenza della Provincia di Perugia sono state introdotte delle deroghe per chi, al Trasimeno, è in possesso della licenza di attingimento e che utilizza dei sistemi di risparmio idrico come l’irrigazione a goccia, microirrigatori a spruzzo o a microgetto e anche per chi opera nel settore zootecnico. Le ultime piogge infatti hanno solo parzialmente compensato la crisi idrica che ormai dura da anni, infatti oggi il Lago è 122 centimetri sotto lo zero idrometrico, cioè ben 40 centimetri in meno di quanto era durante l’estate 2007. La più importante opera di risanamento, il collegamento da Montedoglio, è infatti quasi terminato; l’ultimo tratto da Tuoro a Castiglione del Lago invece sarà pronto entro due anni. L’opera servirà gli impianti di irrigazione evitando un prelievo dal Lago Trasimeno di circa 400 mila metri cubi d’acqua. Nei periodi invernali, nel caso in cui la diga di Montedoglio si trovasse in surlpus l’impianto confluirà direttamente nel Trasimeno, garantendo un innalzamento stimato dai 6-10 cm l’anno.Non è soddisfatto del progetto, Giuseppe Tromba, responsabile della Coldiretti per l’area del Trasimeno: “l’agricoltura, una risorsa importantissima, è stata lasciata in disparte per troppo tempo, c’è l’impressione che non interessi più a nessuno. Per quanto riguarda l’attingimento e l‘irrigazione dal Trasimeno sappiamo che è limitata a pochi tipi di ortaggi e quindi insufficiente”. Vengono espressi da Tromba molti dubbi anche sull’utilità del progetto del Montedoglio in quanto dice che ne verrà fatto un uso pubblico ma che non darà una mano all’agricoltura.

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